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La certificazione di qualità, è una proprietà caratteristica dell’impresa, riferita alla globalità delle lavorazioni eseguite volta a garantire l’affidabilità dell’impresa medesima.

La certificazione di qualità, è quindi un requisito tecnico di carattere soggettivo dell’impresa, preordinato ad assicurare che l’impresa  svolga un servizio secondo un livello minimo di prestazioni, accertate da un  organismo qualificato, secondo parametri rigorosi delineati a livello europeo, che valorizzano l’organizzazione complessiva dell’attività e l’intero svolgimento nelle diverse fasi. Stando alla giurisprudenza, anche non molto recente, nel caso di raggruppamenti di imprese, i requisiti tecnici di carattere soggettivo, tra i quali deve essere annoverata la certificazione di qualità, devono essere posseduti singolarmente da ciascuna impresa, a meno che non risulti che essi siano incontestabilmente riferiti solo ad una parte delle prestazioni, eseguibili da alcune soltanto delle imprese associate (Consiglio di Stato, Sez. V, 30 maggio 2005 n. 2765 e 25 luglio 2006 n. 4668; Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, parere 10 dicembre 2008 n. 254 e Parere n.114 del 21/05/2014).

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Questo articolo è stato scritto da...

Dott.ssa Liliana Simeone
Consulente in materia di appalti pubblici
mediagraphic assistenza tecnico legale e soluzioni per l'innovazione p.a.