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Nell’ambito delle politiche dell’Unione Europea, in particolare la strategia Europa 2020 si pone di realizzare una crescita intelligente sostenibile e inclusiva. La P.A. nel ruolo di consumatore di beni e servizi può aspirare ad orientare il mercato e dare il buon esempio, inserendo valutazioni ambientali nelle pratiche di acquisto a favore di prodotti e servizi che riducono – nel loro intero ciclo di vita – l’uso di risorse naturali, le emissioni inquinanti, i pericoli e i rischi correlati alla loro manipolazione e la produzione di rifiuti.

L’Appalto Verde, è una modalità di acquisto, da parte delle pubbliche amministrazioni locali e nazionali, basata sulla valutazione di criteri ambientali oltre che sulla qualità e sul prezzo di prodotti e servizi.

Solo per citare alcune disposizioni normative attualmente in uso contenute  sia nel D.Lgs 163/ 2006 all’art. 2 c.2, agli articoli 68 e 69 sia nel d.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163  agli articoli 120 e 138, indicano i tempi i modi e gli strumenti per mettere in pratica la facoltà di ricorso ad un appalto verde.

Nell’ambito della politica Integrata di Prodotto IPP, la Commissione europea nel 2003 invitava gli Stati Membri ad adottare dei Piani d’azione nazionale (COM(2003) 302).

L’Italia ha accolto quest’indicazione con la Legge n. 296/2006 art. 1 comma 1126 e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. 11 aprile 2008 (G.U. n. 107 dell’8 maggio 2008), di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico, ha adottato il “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP)”.Il Piano d’azione è stato aggiornato con D.M. 10 aprile 2013 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2013.

Dal 17 Aprile2014  entra in vigore la Direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo del 26 febbraio 2014  sugli appalti pubblici (che abroga la direttiva 2004/18/CE) e che determinerà l’obbligo entro 24 mesi di aggiornare il codice degli appalti con un maggiore orientamento verde. All’articolo 68 della Direttiva si stabilisce infatti che le stazioni appaltanti, nel procedere all’acquisto di forniture, servizi e lavori, dovranno valutare non solo il prezzo all’acquisto ma anche i costi del loro ciclo di vita.

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Questo articolo è stato scritto da...

Dott.ssa Liliana Simeone
Consulente in materia di appalti pubblici
mediagraphic assistenza tecnico legale e soluzioni per l'innovazione p.a.