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In ordine alla qualificazione del consorzio stabile

Ferma restando l’autonomia soggettiva delle singole imprese consorziate, il consorzio stabile di cui all’art. 36 del codice dei contratti pubblici postula l’esistenza di una struttura associativa caratterizzata da un legame ben più stretto che in ogni altra forma di collegamento previsto dalla legge, al punto da costituire in concreto una forma intermedia tra le associazioni temporanee di imprese e la concentrazione delle stesse.

Ne consegue che la qualificazione di consorzio stabile richiede il necessario accertamento della disponibilità di un’autonoma organizzazione di impresa, dovendosi escludere, ad onta del nomen impiegato, che possano qualificarsi stabili i consorzi che risultano avvalersi unicamente delle strutture e del personale delle singole consorziate (cfr., in proposito, TAR Sicilia, Catania, IV, 10 gennaio 2007, n. 36).

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Avv. Giuseppe Morolla
Avvocato esperto in materia di appalti pubblici
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