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La revisione dei prezzi negli appalti pubblici è un sistema che permette di aggiornare il costo di un contratto pubblico durante la sua esecuzione, in relazione alle variazioni dei prezzi di mercato.

L’intento principale è salvaguardare l‘equilibrio contrattuale tra le stazioni appaltanti e le imprese, assicurando che l’appaltatore non subisca perdite economiche a causa di aumenti inattesi dei costi.

Questo sistema è applicabile a tutti gli appalti per lavori, servizi e forniture, tranne nei casi in cui il prezzo sia già stabilito attraverso un meccanismo di indicizzazione. Pertanto, tale clausola è applicabile anche ai servizi tecnici e di ingegneria servizi di natura intellettuale e con connotazione prettamente personale.

Il MIMS, con il Parere n.1455/2022 si è espresso sulla modalità applicativa della clausola di revisione prezzi nell’ambito dei servizi tecnici confermando quanto già aveva precisato l’ANAC nell’atto del Presidente del 27 Luglio 2022. Il MIMS conferma inoltre come l’obbligo in questione trovi applicazione solo in relazione ai contratti ad esecuzione continuata o periodica ovvero che abbiano termine di conclusione distante dalla conclusione del contratto e/o consegna dei servizi/lavori. Per cui sarebbe corretto non applicare la clausola di revisione ai contratti ad esecuzione istantanea, tra i quali esemplificativamente la progettazione e il coordinamento della sicurezza in fase progettuale, menzionando invece come ad esecuzione periodica o continuativa, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.

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Redazione MediAppalti
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