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( votes)Il cloud computing, più semplicemente cloud, è un modello di infrastrutture informatiche che consente di disporre, tramite internet, di un insieme di risorse di calcolo (ad es. reti, server, storage, applicazioni e servizi) che possono essere rapidamente erogate come un servizio.
Questo modello consente di semplificare drasticamente la gestione dei sistemi informativi, trasformando le infrastrutture fisiche in servizi virtuali fruibili in base al consumo di risorse.
Le applicazioni che utilizzano risorse hardware locali richiedono un investimento iniziale significativo, anche se il software utilizzato è gratuito o open source. Data center, reti, server, storage e sistemi operativi sono necessari per ospitare anche il software gestionale più banale. Tutte queste componenti di supporto richiedono non solo investimenti, tempo e personale dedicato per ottenere delle infrastrutture di qualità, ma anche significativi aggiornamenti periodici.
Le applicazioni cloud si pagano generalmente in base al consumo, consentono di gestire la crescita di un servizio in maniera dinamica e richiedono investimenti iniziali estremamente limitati. La decisione di migrare verso una nuova soluzione non è, quindi, condizionata da eventuali investimenti già fatti; poiché si paga solo il consumo della risorsa, quando un servizio non è più utilizzato, non è più un costo. L’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) perseguendo il suo scopo di coordinare le amministrazioni nel percorso di attuazione del Piano Triennale per l’informatica della Pubblica amministrazione, favorendo la trasformazione digitale del Paese con propri atti disciplina le azioni da intraprendere per raggiungere la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione.
Non tutti i servizi e le infrastrutture di cloud computing sono uguali. In alcuni casi tali servizi possono anche non rispettare i principali standard di sicurezza, garanzie operative e affidabilità definiti a livello internazionale. Questa disomogeneità può rappresentare un rischio quando si affidano i propri dati a provider che non garantiscono dei livelli minimi di sicurezza e affidabilità. Il modello Cloud della PA, elaborato da AGID, consente di mitigare tale rischio, qualificando servizi e infrastrutture cloud secondo specifici parametri di sicurezza e affidabilità idonei per le esigenze della PA, nel rispetto dei seguenti principi: miglioramento dei livelli di servizio, accessibilità, usabilità e sicurezza; interoperabilità dei servizi nell’ambito del modello Cloud della PA; riduzione del rischio di «vendor lock-in»;
Per i fornitori di tali servizi a partire da lunedì 23/07/2018 è possibile richiedere la qualificazione di Cloud Service Provider per la PA ed accedere al Marketplace dei servizi qualificati, mediante la piattaforma temporanea di qualificazione messa a disposizione da AgID. Inoltre è stato Prorogato – dal 1° gennaio al 31 marzo 2019 – il termine dopo il quale le Pubbliche Amministrazioni potranno acquisire i nuovi servizi cloud esclusivamente nell’ambito del modello Cloud della PA. Con la determina n. 408 del 19 dicembre 2018, AGID proroga i termini per la qualificazione dei servizi cloud CSP (Cloud Service Provider) e SaaS (Software as a Service), necessaria per l’acquisizione degli stessi da parte delle amministrazioni.
Con questa proroga le Amministrazioni, dopo il 31 marzo 2019, acquisiscono esclusivamente servizi Infrastructure as a service (IaaS), Platform as a Service (PaaS) e SaaS qualificati dall’Agenzia per l’Italia digitale e pubblicati sul Marketplace Cloud della PA.
La procedura di qualificazione dei servizi cloud rientra nel percorso delineato dalle circolari AGID n. 2 dedicata alla qualificazione dei servizi CSP e n. 3 relativa ai servizi SaaS, entrambe del 9 aprile 2018.